venerdì 30 gennaio 2015

Collegiale nazionale United European Fighters

Giusto il tempo di smaltire le fette di panettone ed i bagordi delle feste di fine anno, rimettersi un po' in forma, ed ecco che la United European Fighters organizza subito un evento di livello nazionale. 
Domenica 8 febbraio, presso la palestra del Maestro Stefano Maiocchi di Pioltello (MI), si terrà un allenamento collegiale degli atleti U.E.F. che si articolerà nel corso dell'intera giornata.
Il Maestro Mario Rama, appositamente in arrivo dalla Sardegna, illustrerà tecniche di K1Muay Thai e M.M.A., mentre con il padrone di casa Maestro Stefano Maiocchi sarà possibile approfondire gli aspetti delle proiezioni e della lotta a terra caratteristiche dello Judo, nonchè studiare alcune tecniche di combattimento militare.
La giornata, insomma, si preannuncia di grande interesse e di elevato livello tecnico. 
Per informazioni su costi, eventuali dettagli ed adesioni: 3392927578 - segreteria@wfc-selfdefenceacademy.it

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sabato 24 gennaio 2015

Stage multidisciplinare di arti marziali

Lo stage multidisciplinare che ha visto riuniti in una sola giornata T'Ienshu, Kendo, Wushu e MMA ha richiamato l'attenzione della stampa locale e su "La Settimana di Saronno" del 23 gennaio è stato pubblicato un breve articolo, corredato da foto, dell'evento (qui riporto una fotografia sfuocata, per tutelare i diritti d'autore del settimanale, che trovate in edicola).
Se siete curiosi e vi siete persi l'opportunità di partecipare, qui di seguito trovate anche un breve filmato realizzato nel corso di questa giornata fuori dall'ordinario trascorsa all'Area KSD di Caronno Pertusella.



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lunedì 19 gennaio 2015

Oriente ed Occidente si incontrano in uno stage multidisciplinare: T'Ienshu, Kendo, Wushu e MMA

Dal punto di vista marziale, io nasco con il Kung Fu T'Ienshu ed è con questa disciplina che domenica 18 gennaio il Maestro Sabino Gemma ha aperto lo stage multidisciplinare che si è tenuto presso l'Area KSD di Caronno Pertusella e che ha visto la partecipazione di Maestri di assoluto valore; uno stage caratterizzato dall'incontro di Oriente ed Occidente, dalla fusione di mondi all'apparenze diversi e distanti ma accomunati dalla passione per le arti marziali.
Dopo la prima ora, dedicata al T'Ienshu ed incentrata su tecniche di autodifesa, si è passati al Kendo, "la via della spada", arte marziale giapponese che trae le sue origini nelle gesta dei samurai e che è stata illustrata dal Maestro 3° Dan Nariaki Ito
Il Maestro, affiancato da due compagni di pratica, ha guidato i partecipanti alla scoperta delle prime tecniche base di questa disciplina che, ancora oggi, riesce a trasmettere tutto il fascino della cultura e della tradizione del Sol Levante; un'arte marziale nata per la battaglia, in cui le urla ed il battere deciso del piede al suolo servono a sprigionare energia e incutere timore all'avversario. Al termine della lezione, il Maestro Nariaki Ito ed i due kenshi del Ken Sei Rho hanno dato una dimostrazione di ciò che il Kendo può essere, dopo anni di studio e di pratica, affrontandosi in duelli di grande impatto.

Nel primo pomeriggio, dopo la pausa pranzo, è stata la volta del Maestro Jinqing Li che ha guidato i partecipanti sul lungo sentiero del Wushu, illustrando come compiere i primi passi. Nato in Cina, il Maestro ha appreso nel suo Paese il Wushu ed è pluricampione di Taolu; ora, in Italia, insegna a Brescia quest'arte marziale straordinariamente veloce ed esplosiva. L'applicazione del "metodo cinese" ha ben presto fatto capolino nel corso della lezione, con il Maestro che spronava i partecipanti a non fermarsi, non accontentarsi, ma cercare piuttosto di migliorare anche solo un pochino, conquistando un millimetro in più, resistendo un secondo in più.
Calci e salti hanno un'importanza basilare in quest'arte marziale ed il Maestro Jinqing ne ha data un'ottima dimostrazione, con un'esibizione che sembrava sfidare la legge di gravità.
Lo stage si è poi chiuso con le MMA; nel corso dell'ora ho illustrato ai partecipanti delle tecniche base delle Mixed Martial Arts, cominciando da uno scambio di jab, cross e gancio e proseguendo poi con elementi della lotta a terra, da posizioni di guardia applicando leve articolari e tecniche di strangolamento.

Desidero ringraziare i Maestri che hanno collaborato alla realizzazione di questo stage del tutto particolare, consentendo davvero un incontro tra Oriente ed Occidente e mostrando quanto belle, complesse ed affascinanti siano le arti marziali.


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sabato 17 gennaio 2015

Dieci buoni motivi per praticare arti marziali

Katalin Zamiar nei panni che l'hanno resa famosa.
Conosciuta dal grande pubblico soprattutto per aver dato corpo alle donne ninja Kitana, Mileena e Jade di Mortal Kombat II, Katalin Zamiar (o Katalin Rodriguez Ogren, da nubile) è un'attrice che di certo sa di cosa parla quando si tratta di benessere ed arti marziali: cintura nera di Kung Fu, Taekwondo, Karate Goju-ryu e Shorin-ryu, pratica anche MMA e Krav Maga.
Laureata in antropologia, ha scritto più di 150 articoli pubblicati su diverse riviste sportive e proprio di recente è stata autrice di un articolo per il Chicago Now dal titolo più che eloquente: "Dieci motivi per cui tutti dovrebbero imparare le arti marziali".
Praticare arti marziali? Ci sono ottimi motivi per
farlo, asserisce l'esperta Katalin Rodriguez Ogren.
"Le arti marziali sono perfette! - esordisce - Offrono un'opportunità di crescita per tutta la vita; al di là dei movimenti puramente fisici (come il tirare un pugno o un calcio), l'esercizio costante migliora sia l'aspetto fisico che quello psicologico e spirituale. Dopo trent'anni di formazione marziale posso affermare che ci sono stati diversi momenti in cui la pratica ha lasciato spazio allo studio della teoria e della storia delle varie discipline, con libri che hanno contribuito alla mia crescita sia come artista marziale che come persona. Con questo non voglio dire che gli sport non vadano bene; io stessa amo il baseball e la pallavolo e i miei figli giocano a calcio, basket e pattinano sul ghiaccio e le arti marziali non interferiranno mai coi loro giochi ma, anzi, li spingeranno ad imparare cose nuove e rafforzeranno la loro capacità di apprendimento, perchè uno dei grandi pregi delle arti marziali è proprio quello di rendere il corpo e la mente molto ricettivi e pronti ad imparare cose nuove".
Eccoli, dunque, i dieci buoni motivi per cui tutti dovrebbero fare arti marziali secondo questa esperta del settore.
1 - Forza fisica - La maggior parte delle scuole oggi offre un'ottima preparazione fisica; le arti marziali possono essere considerate, dal punto di vista della formazione fisica, come qualsiasi altro sport e quindi migliorano sensibilmente la qualità del vostro fitness.
2 - Sviluppo armonioso - Le arti marziali moderne allenano il corpo nella sua interezza; in altre parole, sono tra i pochi sport che non privilegiano una parte del corpo rispetto alle altre. Si praticano i movimenti sia sul lato destro che sul sinistro del corpo, si sviluppano la forza, la resistenza, l'esplosività, l'equilibrio e la flessibilità. Sebbene le persone siano normalmente destrorse o mancine, gli artisti marziali risultano più coordinati sia che utilizzino il lato destro che il sinistro del loro corpo.
3 - Uguaglianza di genere - Donne e uomini, ragazze e ragazzi sono uguali nelle arti marziali. Le ragazze non hanno svantaggi nell'apprendimento nè meno possibilità di eccellere ed oggi hanno le stesse opportunità dei loro coetanei maschi. Le donne e le ragazze possono progredire nell'apprendimento come gli uomini ed i ragazzi ed hanno le stesse opportunità di insegnare e di competere.
4 - Miglioramenti psicologici - Le arti marziali sono ampiamente accettate come una pratica che migliora la capacità di mettere a fuoco un obiettivo, di aumentare la disciplina e l'autocontrollo ed oggi vengono anche largamente utilizzate come attività per i bambini che hanno difficoltà di concentrazione e di apprendimento.

5 - Irrobustimento - Non soltanto fisico ma anche mentale. Essere più duri, più solidi, potrà aiutarvi nei momenti di difficoltà a restare in piedi e continuare a guardare avanti. Grandi maestri aiutano a coltivare la fiducia in se stessi, senza per questo diventare spericolati nè arroganti.
6 - Respirare - Non sono molti gli sport che si concentrano sull'importanza della respirazione: le arti marziali lo fanno. Imparare a utilizzare il respiro per migliorare il controllo di sè, la propria attenzione, gestire la fatica ed il recupero è molto importante. Quando si sa come respirare correttamente, è possibile controllare molti aspetti fisiologici ed emotivi.
7 - Struttura - Quasi tutti i programmi di arti marziali offrono una qualche forma di struttura, una struttura consistente e formulata entro i rituali di ciascuna scuola. E questa regola è incrollabile; in effetti, quando non ti conformi alle regole della scuola, sperimenterai qualcosa che considero simile ad una forma di alienazione. Ed è un'esperienza salutare. Le regole sono importanti. Ed imparare a seguire le regole è persino più importante. Molti gruppi di regole esprimono una combinazione di responsabilità, modo di comportarsi ed organizzazione. Queste sono le fondamenta dell'essere parte di un gruppo dinamico o di una società.
8 - Raggiungimento degli obiettivi - Le arti marziali sono eccellenti per raggiungere obiettivi a breve e lungo termine. Sia che si tratti del conseguire una cintura o raggiungere contenuti che ti si profilano davanti, devi possedere la conoscenza. E questa conoscenza è progressiva; le arti marziali sono strutturate come i blocchi per costruzioni. Avere, organizzare e raggiungere obiettivi è una parte importante del diventare un individuo produttivo. Si potrebbe dire che senza obiettivi non ci si evolverebbe mai come persone.
9 - Le porte sono sempre aperte - A differenza di molti sport, le arti marziali mantengono le proprie porte sempre aperte per chiunque. Non ci sono limiti d'età nè restrizioni. Alcuni corsi possono essere più appropriati di altri, ma le arti marziali sono perfette in questo: tu sei sempre il benvenuto per imparare e partecipare.
10 - C'è sempre qualcosa in più da imparare - Come in tutto il resto, anche qui c'è sempre qualcosa da imparare. Questo non avviene solo nelle arti marziali, ma è sorprendente pensare che puoi studiare qualcosa per 10, 20, 30 anni o più e che c'è sempre qualcosa che puoi ancora imparare. Io penso che le persone che credono di avere imparato tutto si siano avviate verso la degenerazione delle proprie capacità e della conoscenza. 
Questi i "Dieci buoni motivi per cui chiunque dovrebbe praticare arti marziali" secondo Katlin Rodriguez Ogren; voi che ne pensate?

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venerdì 9 gennaio 2015

Un giorno, quattro discipline marziali

E' un appuntamento che gli appassionati di arti marziali non possono lasciarsi scappare quello fissato per il 18 gennaio 2015 presso l'Area KSD di Caronno Pertusella. Nella giornata di domenica, infatti, sul parquet del dojo si alterneranno quattro Maestri di diverse discipline: Kendo, Kung Fu T'Ienshu, Kung Fu Wushu ed MMA.
A partire dalle 10 del mattino sarà possibile cimentarsi con le tecniche basilari di queste discipline, sotto la guida di Maestri dalla pluriennale esperienza.
Data la particolarità dell'evento, che vedrà la partecipazione di Maestri provenienti da Cina e Giappone, è previsto un numero limitato di adesioni. Per informazioni e preiscrizioni: 3701306093. 

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martedì 6 gennaio 2015

Il Bruce Lee del 2000

Vedi la sua figura, magra e muscolosa, stagliarsi sullo sfondo di alcune rovine e la mente corre alla sfida epica, entrata nella storia del cinema e delle arti marziali, che ha visto Bruce Lee contrapposto a Chuck Norris nel Colosseo nel film "L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente", ma queste non sono le rovine dell'antica Roma. Siamo a Kabul, la capitale dell'Afghanistan, e lui è Abbas Alizada, un giovane di vent'anni appassionato di arti marziali e che sogna di diventare il Bruce Lee afghano, come già lo chiamano i suoi molti fans e come suggerisce il suo profilo Twitter @afghanbrucelee.
La somiglianza con il Piccolo Drago c'è non soltanto nello sguardo tagliente e nel fisico temprato dall'allenamento, ma anche dalla ferrea volontà e nella passione sfrenata per le arti marziali: questo ragazzo di vent'anni, infatti, ha visto il suo primo film quando era soltanto un bambino ed è rimasto folgorato da Bruce Lee, soprattutto da "Enter the Dragon - Operazione Drago". Ha cominciato a praticare arti marziali, sognando di poter diventare come il suo mito, ma ha dovuto ben presto abbandonare i corsi perchè erano troppo costosi per il padre, meccanico. Però non si è dato per vinto ed ha continuato ad allenarsi per conto suo, da autodidatta, per quattro ore ogni giorno, con grande impegno e volontà infinita. E proprio i suoi allenamenti, postati sui social network da amici e parenti, hanno iniziato a fargli avere un po' di notorietà e a richiamare l'interesse internazionale.
Appartenente alla minoranza etnica degli Hazara e proveniente da una famiglia povera, Abbas Alizada sembra vivere ai giorni nostri quelle difficoltà che ai tempi di Bruce Lee si chiamavano razzismo e diffidenza verso "il diverso" ma lui, proprio come il suo mito, è intenzionato ad affrontare gli ostacoli che si pongono sul suo cammino e proprio per questo sui social network raccoglie commenti molto positivi ed incoraggianti: sta cambiando l'immagine dell'Afghanistan nel mondo, scrivono i suoi sostenitori. 
Già contattato da alcune televisioni cinesi e giapponesi, il giovane "Bruce Lee afghano" sogna di poter un giorno approdare a Hollywood, ovviamente come interprete di un film di arti marziali.



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lunedì 5 gennaio 2015

Bilancio di un anno di sport

Il 2014 è ormai passato e, come spesso accade, l'inizio di un nuovo anno è occasione di bilanci. Un bilancio che, dal punto di vista sportivo, è piuttosto florido per l'Italia, che ha conosciuto nella passata stagione agonistica risultati di grande livello internazionale.
Sara Errani e Roberta Vinci: le Cichis pigliatutto
Sebbene i quotidiani ed i siti web abbiano spesso riservato soltanto poche righe ai campioni di casa nostra, "colpevoli" di non far parte del mondo del calcio, molte medaglie sono entrate nei confini italiani proprio grazie all'impegno ed ai sacrifici di atleti dei cosiddetti "sport minori" (che definizione odiosa!): impossibile non ricordare, ad esempio, Federica Pellegrini, che agli Europei di Berlino ha conquistato due medaglie d'oro (nei 200 metri stile libero e nella staffetta 4x200 stile libero, in squadra con Alice Mizzau, Stefania Pirozzi e Chiara Masini Luccetti) o il mitico duo del tennis composto da Sara Errani e Roberta Vinci che, nel 2014, ha vinto tutto quel che si poteva vincere (24 tornei in totale, tutti i trofei del Grande Slam e persino due "bazzecole" come Wimbledon e gli Australian Open).
Sempre da una coppia, ma questa volta in acqua, arriva il successo agli Europei di Berlino nel tuffo sincronizzato, specialità in cui Tania Cagnotto e Francesca Dallapè hanno conquistato l'oro dai tre metri, mentre la sola Tania ha portato a casa anche l'oro nel singolo da un metro. In ambito maschile, la scorsa estate ha visto splendere la stella di Vincenzo Nibali, conquistatore del Tour de France e capace di rinvigorire la fiamma della passione per la bicicletta tra gli italiani, e due preziose medaglie d'oro arrivano, sempre dagli Europei di nuoto a Berlino, grazie alla grande impresa di Gregorio Paltrinieri nei 1500 metri stile libero e negli 800 metri. E' di soltanto una manciata di giorni fa, invece, il clamoroso successo tutto italiano nella Coppa del Mondo di slittino naturale nella parallel race disputata in Austria: oro per Patrick Pigneter, argento per Florian Clara e bronzo per Florian Breitenberger. E un oro europeo arriva anche nella ginnastica artistica, grazie a Vanessa Ferrari ed al suo incredibile esercizio al corpo libero che l'ha confermata, con questa trentaduesima medaglia internazionale, la miglior ginnasta italiana di tutti i tempi.
Florian Clara e Patrick Pigneter: lo slittino mondiale parla italiano
Un discorso a se merita la scherma italiana, capace di regalare enormi emozioni e soddisfazioni: a cominciare da Arianna Errigo ed il suo fioretto che hanno conquistato il podio mondiale, così come pure la giovane Rossella Fiaminigo, oro ai Mondiali di Kazan con la spada, e via via Elisa di Francisca, campionessa europea 2014 nel fioretto, e Bianca Del Carretto, campionessa europea nella spada, senza tralasciare gli argenti ed i bronzi portati a casa da Paolo Pizzo, Enrico Garozzo, Valentina Vezzali
Sara Cardin, suoi i titoli europeo e
mondiale di Karate 2014
In ambito marziale, impossibile non citare il successo ai Mondiali di Karate dell'italiana Sara Cardin (quest'anno anche campionessa europea), che dopo l'oro si è concessa matrimonio e viaggio di nozze col il suo amatissimo allenatore, e l'argento mondiale di Luigi Busà, così come non vanno dimenticate le ben 35 medaglie internazionali conquistate dai pugili della boxe dilettantistica italiana, a cominciare dall'oro europeo di Marzia Davide (54 Kg) e proseguendo con gli ori di Vincenzo Mangiacapre (64 Kg) e di Valentino Manfredonia (81 Kg), giusto per citare solo le medaglie più preziose. Come non ricordare, poi, il podio di bronzo che sono riusciti a conquistare, alla fine dei Mondiali svoltisi in Cina, i ragazzi della squadra nazionale italiana di Kung Fu? Gli Azzurri, terzi dopo Cina e Russia, hanno portato in patria ben 51 medaglie, 3 delle quali d'oro andate ad ornare il collo di Maria Fajiri, Arianna Romano e Simone Mangiante.
In uno sport complessivamente dominato dal Kazakistan (da lì vengono i campioni delle categorie 49 Kg, 56 Kg, 64 Kg, 69 Kg, 75 Kg e 81 Kg) splende il nome di Clemente Russo, che porta la boxe italiana in cima al ranking mondiale per la categoria 91 Kg, mentre in ambito femminile splendono l'oro europeo di Marzia Davide (54 Kg), l'argento di Flavia Severin (+81 Kg) ed il bronzo di Alessia Mesiano (57 Kg). Senza dimenticare che è la giovane Jessica Scricciolo a conquistare l'oro ai Mondiali di Jujitsu che si sono svolti in Francia (cat. 55 Kg), dominando decisamente sull'avversaria padrona di casa, Laure Beauchet, con un punteggio di 15-9.
...Che dire? Complimenti a tutti questi grandi atleti, che con passione e sacrificio tengono alto il nome dell'Italia in Europa e nel mondo!

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giovedì 1 gennaio 2015

Buon anno... marziale!

Il 2014 è ormai finito ed un nuovo anno si affaccia all'orizzonte. Quello che è giunto alla fine è stato un anno ricco di appuntamenti marziali, sia in termini di competizioni che di manifestazioni sportive e di incontri di rilevanza nazionale; dal primo incontro dell'anno, con il Maestro Caposcuola di Kung Fu T'Ienshu, passando per la partecipazione al Festival dell'Oriente ed alle competizioni della United European Fighters, senza dimenticare la giornata di "Prova e trova il tuo sport", solo per citarne alcuni...
Vecchie conoscenze hanno imboccato nuove strade e nuovi allievi si sono avvicinati alle discipline marziali, alcune passioni che sembravano inestinguibili si sono spente come fuocherelli mentre persone che avevano iniziato a praticare arti marziali quasi per caso hanno deciso di intraprendere un serio percorso di crescita e, allo stesso tempo, ci sono state anche alcune conferme: persone che, nonostante le difficoltà, hanno stretto i denti e deciso di impegnarsi al massimo, di non mollare, di non arrendersi. 
Tra cambiamenti e conferme, il 2014 è ormai alle spalle. Non mi resta altro da fare che augurare a voi tutti un buon anno nuovo, ovviamente all'insegna delle arti marziali e delle discipline da combattimento! Auguri, buon 2015!

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