giovedì 31 luglio 2014

Arti marziali: qual è l'età giusta?

Praticare arti marziali non è una questione d'età. Certo, è innegabile che da bambini il corpo sia molto più flessibile e consenta movimenti che, con l'avanzare dell'età, diventano di più difficile apprendimento, ma questo non è uno scoglio insormontabile per la pratica delle arti marziali. Un fattore da tenere in considerazione è anche quale tipo di attività si desidera fare: se il nostro obiettivo è quello di dedicarci alle competizioni nei combattimenti e, magari, raggiungere livelli agonistici elevati è certamente preferibile avvicinarsi alla pratica delle arti marziali in giovane età, ma se desideriamo imparare a difenderci, ottenere un buono stato di salute, raggiungere un equilibrio psico-fisico e magari anche disputare gare di forme nulla ci impedisce di avvicinarci alle arti marziali anche da over 40. Le arti marziali non sono, insomma, "roba da ragazzini" e, anzi, sotto certi aspetti è proprio quando si acquisisce una maggior maturità che si riescono ad apprezzare meglio determinate sfaccettature dell'universo marziale che, come ho avuto modo di sottolineare più volte, non è solo "menar le mani". Il Kung Fu T'Ienshu incarna perfettamente questo spirito e, ad esempio, nella Scuola Wo Chen di Saronno all'interno del gruppo degli adulti si allenano persone - uomini e donne - la cui età va dall'adolescenza agli over 50, ma un discorso del tutto similare si può fare anche per altre discipline praticate all'Accademia Marziale Saronno.
Se dal punto di vista puramente fisico, dunque, le arti marziali sono paragonabili a qualunque altra attività sportiva che "prima si impara, meglio è", è proprio in questioni come l'età dei praticanti che emerge con tutta evidenza come le arti marziali non siano nè possano essere considerate semplice attività fisica. 

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martedì 29 luglio 2014

Person of interest. Siete sorvegliati

John Reese (Jim Caviezel) e Harold Finch (Michael Emerson)
John Reese è un ex agente speciale che, in seguito ad un incidente, vive come un barbone a New York; qui una sera viene aggredito mentre si trova in metropolitana e senza difficoltà si sbarazza dei suoi assalitori. L'episodio, ripreso da alcune telecamere di sorveglianza, viene visto da Harold Finch, un milionario appassionato di tecnologia e computer che trova il modo di rintracciarlo e gli spiega di come, in seguito agli attentati terroristici dell'11 settembre, ha costruito una macchina che raccoglie, filtra ed analizza i dati provenienti da tutte le videocamere, i telefoni ed i pc. La Macchina, analizzando i dati raccolti, localizza degli individui che saranno protagonisti di atti violenti, non si sa se in qualità di vittime o di carnefici: il compito di Reese, se accetterà l'impiego, sarà quello di intervenire prima che l'evento criminale si verifichi. 
La prima stagione, trasmessa in Italia da Italia1 e prima ancora sulla pay tv, è davvero interessante, non solo grazie ad una trama coinvolgente - capita di parteggiare per qualcuno che, alla fine, si scopre essere in realtà il "cattivo" e viceversa - ma anche per merito delle tecniche di combattimento portate sullo schermo da Jim Caviezel, che interpreta il protagonista John Reese.
Caviezel si è preparato con grande serietà per interpretare al meglio il personaggio dell'ex agente speciale: ha imparato a maneggiare le armi che utilizza sul set - dalla pistola mitragliatrice MP5 al fucile d'assalto AR-15, dalla fedele Glock 17 alle granate, giusto per citarne alcune - e si è confrontato con autentici agenti federali per dare maggior credibilità al suo John Reese: "Quando Reese uccide lo fa in fretta, senza battere ciglio - ha dichiarato in un'intervista - e la maggior parte di questi ragazzi (gli agenti federali coi quali ha lavorato, ndt) fanno quello che devono fare, sorretti dai loro forti ideali. Non sono la stessa cosa del gradasso che entra in un bar e dice Io sono il duro, dammi i soldi. Tipi così sono vulnerabili, non sono letali; gli agenti invece sono la punta della lancia, la spada che ti colpisce all'improvviso. Non attirano l'attenzione su se stessi".
E così è John Reese, l'uomo con la giacca che compare, fa ciò che deve e ripiomba subito nell'anonimato della Grande Mela.
La Macchina
In "Person of interest" le scene più coinvolgenti sono quelle dei combattimenti corpo a corpo, nelle quali Reese si muove con grande rapidità precisione: tipo atletico, Caviezel ha giocato a basket per ben 17 anni ed ha praticato sin da bambino le arti marziali, facendo anche pugilato per qualche tempo. Abilità che si sono rivelate utili nella realizzazione di questa serie: in certe scene si fa ricorso agli stuntmen, ma "per la maggior parte - assicura Caviezel - vedete me all'opera". Valore aggiunto non di poco conto. Un vero peccato, dunque, che, mano a mano che la serie ha successo e si susseguono le stagioni i combattimenti a mani nude si riducano sempre più, lasciando poco di interessante per gli appassionati di difesa personale

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lunedì 21 luglio 2014

Tecniche di autodifesa con oggetti comuni

Sabato 26 luglio 2014 si terrà un allenamento estivo dell'Accademia Marziale Saronno nel corso del quale verranno illustrate e studiate tecniche di autodifesa con oggetti di uso comune. 
Nel corso delle nostre giornate maneggiamo quotidianamente oggetti che potrebbero rivelarsi utili per difenderci in caso di aggressione, ma spesso non ne siamo neppure consapevoli: questo allenamento, indirizzato a chiunque desideri partecipare, vuole far comprendere come sia possibile utilizzare ciò che ci ritroviamo in tasca o nella borsetta per proteggere noi stessi in caso di pericolo.
Per la particolare natura dell'incontro non verranno accettati partecipanti che non abbiano dato la propria adesione telefonando al numero 3383052798 o inviando una mail all'indirizzo accademiamarzialesaronno@gmail.com

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domenica 20 luglio 2014

Bruce Lee, innovatore delle arti marziali

Il 20 luglio 1973 moriva improvvisamente a Hong Kong, dove si trovava impegnato nelle riprese di un film, Bruce Lee
La sua scomparsa prematura - aveva soltanto 32 anni - ha lasciato sgomento il mondo degli appassionati di arti marziali che, grazie ai suoi film, avevano trovato una "via occidentale", discostandosi dal genere wuxia, caratterizzato da combattenti volanti, capaci di imprese sovrannaturali, ed abbracciando un sistema di combattimento più realistico.
La straordinaria abilità marziale di Bruce Lee era emersa con chiarezza già quando interpretò il ruolo minore di Kato in The Green Hornet, serie tv che gli diede enorme notorietà, ma fu proprio con i suoi ruoli da protagonista che il suo spirito innovatore emerse: con film come "Il furore della Cina colpisce ancora", "Dalla Cina con furore" e "L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente" diede voce alla popolazione cinese - nei suoi film a volte vessata fuori dalla patria, altre sottomessa in casa propria - uscendo dagli stereotipi occidentali che relegavano i cinesi a macchiette e divenendo un'autentico simbolo dell'orgoglio nazionale.
Innovatore fu, ovviamente, anche come artista marziale: partito dallo studio del Kung Fu tradizionale (suo Maestro fu niente meno che il leggendario Ip Man), studiò poi diverse discipline, incluse boxe occidentale e scherma, alla ricerca dei movimenti più immediati e risolutivi in un combattimento reale. Il suo Jeet Kune Do, lo "stile senza stile", è entrato nella storia e divide ancora oggi i cultori. 
E forse, come avevo già scritto in un post, se non fosse morto tanto giovane avrebbe apprezzato e magari anche sperimentato personalmente le MMA, alla ricerca costante del sistema di combattimento più completo e risolutivo. Certo è che, a oltre quarant'anni dalla sua scomparsa, Bruce Lee incanta ed affascina ancora, tanto da essere stato persino inserito, proprio come lottatore di MMA, nel videogame EA UFC 2014. 

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venerdì 18 luglio 2014

Corsi di MMA e JKD Kali 2014/2015

Grosse novità in arrivo per l'Accademia Marziale Saronno che, da inizio settembre, trasferirà alcuni dei suoi corsi a Caronno Pertusella
In seguito all'Estate Marziale, infatti, si è pensato di trasferire i corsi di JKD Kali e di MMA all'interno dell'Area KSD, un centro interamente dedicato alle arti marziali ed agli sport da combattimento. 
Il corso per adulti di Kung Fu T'Ienshu resta, come di consueto, nella tradizionale sede di Saronno, e restano confermati gli orari (ogni lunedì e mercoledì sera, dalle ore 20.00 alle 21.30), mentre i corsi di JKD Kali e di MMA, pur mantenendo gli stessi orari (JKD Kali il martedì e venerdì, dalle 18.30 alle 19.30; MMA il martedì e venerdì, dalle 19.30 alle 21.00) si terranno presso l'Area KSD, uno spazio pensato per la pratica delle discipline marziali e delle tecniche di combattimento, un dojo a pochi chilometri da Varese, Como e Milano.
Qui si terranno anche i corsi di Kung Fu T'Ienshu per bambini (a partire dai 4 anni d'età) e di PAD, il Programma Autodifesa Donna.
Per informazioni contattate la segreteria al numero 3701306093.
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domenica 13 luglio 2014

"Mai dire ninja" e "Kung Fu Panda"

"Mai dire ninja" è una commedia che ruota attorno ad Haru, un neonato bianco trovato da un gruppo di ninja in missione ed adottato, anche grazie al fatto che un'antica leggenda narra di un uomo bianco destinato a diventare il più grande dei combattenti.
Haru, interpretato da Chris Farley, in realtà crescendo diventa tutto ciò che un ninja non dovrebbe essere: bonaccione, inconcludente, goffo nei movimenti e, per di più, decisamente sovrappeso... Eppure Haru si lancerà in un'incredibile avventura a Beverly Hills per salvare la bella Sally Jones e sventare i piani del perfido e spietato Martin Tanley.
E' un film comico, che non ha certo pretese di incantare gli appassionati di arti marziali, che però esalta l'importanza dell'avere un cuore grande, come sottolinea Sensei (interpretato da Soon-Tek Oh) evidenziando ciò che differenzia Haru e Gobei, un ninja bravissimo tecnicamente ma meno attento al prossimo e meno propenso ad aiutare chi si trova in difficoltà (e proprio per questo incaricato da Sensei di aiutare, in segreto, il pasticcione Haru).
Un film che in un certo senso anticipa la storia di Po in Kung Fu Panda, mostrando che chi percorre la via marziale non è necessariamente il migliore dal punto di vista atletico, ma colui che ha buon cuore, che vuole essere d'aiuto al prossimo e che impara ad avere fiducia in se stesso, nonostante le difficoltà che si presentano lungo il cammino. 

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mercoledì 9 luglio 2014

Boxe, vanno all'asta i guantoni di Muhammad Alì

Sono, probabilmente, il paio di guantoni più famosi della storia del pugilato: quelli che Muhammad Alì indossò durante il primo incontro di quella che divenne una trilogia epica contro Joe Frazier, quello che venne chiamato "il match del secolo".
Disputato nel 1971 e valido per la conquista del titolo mondiale dei pesi massimi, questo incontro ebbe come scenario il Madison Square Garden di New York e vide un giovane pugile, che all'epoca si chiamava ancora Cassius Clay, combattere contro il detentore del titolo mondiale dei massimi, Joe Frazier
Sebbene quell'incontro vide Alì venir sconfitto, diede il via ad una rivalità storica, che fece sì che i due pugili tornarono a scontrarsi nel 1974 e nel 1975. I guantoni, che verranno messi all'asta il 30 luglio all'Heritage partendo da un'offerta base di 135.000 dollari, "Non sono soltanto un cimelio sportivo - afferma il responsabile per l'Heritage Chris Ivy - Quello fu un incontro molto controverso in un'epoca molto controversa della storia americana; questi guantoni sono manufatti della prima cultura pop degli anni '70. Quell'incontro catturò l'attenzione del Paese intero: quelli che sostenevano la Guerra del Vietnam e la causa della segregazione razziale contro quelli che erano contrari alla Guerra e sostenevano la lotta per i diritti civili degli afroamericani".
I guantoni, provenienti dalla collezione di Angelo Dundee che fu a lungo allenatore di Alì, vennero messi all'asta l'ultima volta nel 2012 e soltanto nel mese di febbraio un altro paio di guantoni di Alì - quelli che indossò nel suo incontro del 1964 contro Sonny Liston - sono stati battuti per la cifra record di 836.500 dollari.

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giovedì 3 luglio 2014

Arti marziali contro il bullismo, il patrocinio comunale

Tornerà, anche per l'anno scolastico 2014/2015, il nostro progetto di prevenzione e contrasto del bullismo nelle scuole "Lo Sbullo" che ha nuovamente ottenuto il patrocinio del Comune di Saronno. 
Come già in passato, anche questa edizione si rivolge a tutte le scuole elementari, medie e superiori della città, in modo completamente gratuito. 
Sull'onda del motto "squadra vincente non si cambia", le modalità del progetto rimangono invariate: ogni intervento nelle scuole sarà caratterizzato dalla proiezione, prima, di alcune slide realizzate ad hoc per inquadrare il fenomeno del bullismo in ambito nazionale ed internazionale, offrendo spunti di approfondimento e riflessione che potranno continuare in classe, mentre in un secondo momento verranno illustrate semplici tecniche di autodifesa, che gli studenti potranno sperimentare in prima persona interagendo tra loro, sempre sotto la supervisione del Maestro.
Siamo grati al Comune di Saronno che ha voluto rinnovare la fiducia accordataci per questa iniziativa, concedendoci nuovamente il patrocinio comunale.
Per ulteriori informazioni circa "Lo Sbullo" e per concordare le modalità di intervento, le scuole possono contattarci all'indirizzo mail accademiamarzialesaronno@gmail.com .

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martedì 1 luglio 2014

Kung Fu T'Ienshu: esami e... arrivederci

Lunedì 30 giugno si sono svolti gli esami per il passaggio di grado delle Fasce Bianche e delle Fasce Arancioni della Scuola Wo Chen di Saronno. E' stata una serata che ha richiesto grande impegno e concentrazione agli esaminandi, di cui è stata testata anche la resistenza alla pressione psicologica.
Al termine degli esami ci si è ritrovati insieme per festeggiare i risultati raggiunti e per augurarci buone ferie, in attesa della ripresa degli allenamenti dell'anno scolastico 2014/2015. 


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